Italo Griselli (1880 - 1958)

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Italo Griselli, nato a Montescudaio nel 1880, è stato un autodidatta della scultura nonostante i suoi studi alla Scuola libera del nudo all'Accademia di Firenze. La sua prima grande affermazione avviene nel 1911 quando vince il concorso internazionale per il monumento equestre allo zar Alessandro II, che lo porta a Pietroburgo dove diviene celebre. In seguito, durante la rivoluzione del 1917, i suoi lavori per il monumento diventano irrealizzabili, ma Griselli riceve l'incarico di eseguire un monumento a Sofia Pierovskaja, la rivoluzionaria che ha ucciso lo zar, opera andata poi distrutta. Dopo aver abbandonato la Russia, Griselli vive a Berlino dal 1921 al 1923, dove si dedica alla scultura e alla pittura. Tornato in Italia, diviene insegnante di scultura all'Accademia fiorentina di Belle Arti.

Nel 1924 esegue il monumento ai caduti di Montescudaio, suo paese natale, rappresentando un giovane Perseo bronzeo con in mano la testa della Medusa, con chiari riferimenti al Perseo celliniano e al David bronzeo di Donatello. Griselli partecipa alla Biennale di Venezia nel 1924 e alla seconda mostra del Novecento italiano nel 1929, dove espone l'opera "L'atleta" in bronzo. Riceve poi il premio Medardo Rosso per il Ritratto al pittore Nomellini nel 1931 e vince il concorso per il Monumento alla Regina Margherita, bandito dal Comune di Bordighera, nel 1936. Nel 1939 viene premiato con medaglia d'oro all'esposizione mondiale di Parigi per la statua Donna nuda. Griselli si dedica soprattutto alla ritrattistica negli anni seguenti, lavorando e insegnando fino alla morte avvenuta nel 1958. Le sue opere sono state esposte in diverse mostre tra cui "Annitrenta" a Milano nel 1982 e nel Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1990, dedicato alla scultura novecentesca sul tema "Il corpo in corpo".

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